domenica 29 marzo 2020

STEP#02 Un po' di storia

In questo post andremo ad analizzare il significato del verbo "fabbricare", e del concetto di "fabbrica" nel corso della nostra storia.

L'uomo fin dalle origini si è distinto dagli altri animali grazie a diverse capacità, tra cui anche quella di fabbricare oggetti che gli permettessero di proteggersi, di procurarsi cibo attraverso la caccia o di lavorare il legno. Basti pensare al "Homo Neanderthalensis" che diede vita alle prime armi, come le amigdale e le lance utilizzate per la caccia, oppure a raschiatoi e denticolati per tagliare carne e lavorare legno ed ossa.

Andando avanti nei secoli le varie fabbricazioni andarono a migliorarsi col progredire della tecnica, sia per quanto riguarda la complessità, sia per l'efficacia degli strumenti, fino ad arrivare alle imponenti strutture di epoca romana che perdurano fino ad oggi. Prendendo in considerazione solo alcune delle tecnologie romane, possiamo citare gli acquedotti, la costruzione di strade, le gru, i ponti, le dighe, l'invenzione dell'aratro e il perfezionamento dell'arco a tutto sesto utilizzato sistematicamente nelle opere romane.

Nell'epoca romana, nel medioevo e in tutto il periodo che precede l'epoca industriale, il concetto di "fàbrica", come già accennato nel primo post, era riferito ad un ambito artigianale, come ad esempio la fucina di un fabbro. Molto diverso dal significato che ne diamo noi oggi in cui la fabbrica è un luogo dove domina la produzione di massa ed ogni prodotto è uguale al precedente, privo delle piccole imperfezioni tipiche dell'artigianato.

Le prime bozze di fabbriche, come le intendiamo noi, risalgono già all'epoca preindustriale e ne è un esempio l'arsenale di Venezia, un complesso di cantieri navali ed officine, che rappresentava il cuore dell'industria navale veneziana,  in cui il lavoro era organizzato come una catena di montaggio.

Infine la fabbrica moderna nasce nei primi anni del 900' con la "Ford Motor Company" fondata da Henry Ford, dentro la quale si fece uso per la prima volta della catena di montaggio e del nastro trasportatore, in seguito utilizzati da molte altre aziende, diede inizio alla produzione di massa, che permise di mettere sul mercato prodotti dai costi non troppo eccessivi in modo da poter essere abbordabili anche dai ceti medi.

mercoledì 25 marzo 2020

STEP#01 bis Come da dizionario, ma....in altre lingue

Andiamo adesso ad analizzare il termine "fabbricare" in altre lingue per avere una visione più completa della nostra parola.

La prima lingua che andremo ad analizzare sarà l'inglese, la quale ci propone, analogamente all'italiano, tre diversi significati principali (escludendo l'espressione "il cavallo fabbrica", utilizzata per segnalare un difetto di andatura): il primo relativo all'atto materiale di costruire si traduce con i verbi "to build", "to erect", il secondo riguardante la produzione è identificato da "to manufacture", "to produce", infine il terzo, più figurale, è espresso da "to invent", "to fabricate".
Andando a considerare l'etimologia di queste parole ci rendiamo subito conto che "to fabricate" ha le stesse origini latine di "fabbricare", e quindi deriva da "fàbrica", mentre è sicuramente più interessante andare ad approfondire i verbi "to manufacture" e "to build".
 Il primo deriva dal francese medio "manufacture", che trova le sue origini dal latino medioevale  "manufactura".  Quest'ultimo è formato da due termini, rispettivamente "manus", ossia mano, e "factura", il quale deriva dal verbo "facere", che significa "fare"/"comporre". Quindi nel suo significato più antico si riferiva ad un lavoro manuale, mentre oggi si utilizza il verbo "to maufacture" anche per riferirsi a compiti svolti da eventuali macchinari.
Il secondo vocabolo, invece, prende le sue origini dal proto-germanico, evolvendosi poi in "byldan" (Old English) e successivamente in "bilden" (Middle English).

Altre lingue a noi vicine, e più note, come lo spagnolo e il francese derivano anch'esse dal latino, come si può facilmente osservare dalla loro traduzione: "fabricar" in spagnolo e "fabricate" in francese.


Fonti:

giovedì 19 marzo 2020

STEP#01 Come da dizionario

Iniziamo questa avventura, che sarà incentrata su una singola parola: "fabbricare".
Per partire non vi è cosa migliore di cominciare dalle fondamenta, ovvero dalla definizione e dall'etimologia della nostra parola.  Consultando il vocabolario "Treccani" (http://www.treccani.it/vocabolario/fabbricare/) ci possiamo rendere conto che i significati attribuiti alla nostra parola sono sostanzialmente quattro. 

Il primo è relativo al costruire o edificare opere murarie, quali ad esempio case, ville, chiese.

Il secondo, invece, si riferisce alla produzione, sia intesa come composizione e trasformazione di pezzi già esistenti,  sia come realizzazione di oggetti destinati a molteplici usi.

Il terzo è quello figurale, relativo anche all'atto di ideare, "fabbricando castelli in aria" (Ippolito Nievo), o di architettare, magari anche con intenzioni malevole, "un castello di calunnie fabbricato con arte maligna".

Infine per il quarto si utilizza l'espressione "il cavallo fabbrica" quando coi piedi dietro batte sui corrispondenti anteriori, il che si riferisce ad un difetto di andatura.

Per quanto riguarda l'etimologia, "fabbricare" deriva da "fabbrica", che trova le su origini dal latino dalla parola "fàbrica", che a sua volta proviene da "fàber", ovvero fabbro, e quindi nell'antichità la fabbrica era il luogo nella quale si lavorava per lo più il ferro, a differenza di oggi in cui si producono diverse tipologie di oggetti.

STEP#25 Sintesi finale

In quest'ultimo post andremo a ripercorrere la strada che ci ha portati fin qui. Siamo partiti dallo studio della parola fabbricare, da...